RELIVE nasce come associazione

che raccoglie in Italia gruppi di lavoro ed esperienze, nella consapevolezza della necessità di costruire e sviluppare una rete nazionale per combattere la violenza di genere, in particolare la violenza domestica.

Solo infatti con un impegno comune, finalizzato alla realizzazione di progetti di lavoro condivisi, di ricerche innovative nel campo di lavoro con autori di violenza, di continuo aggiornamento teorico-tecnico sul “terrorismo nell’intimità”, di attivazione e scambio di buone pratiche, è possibile oggi fronteggiare un fenomeno complesso, qual è la violenza domestica, nei suoi diversi aspetti culturali, sociali e clinici.

In questa prospettiva RELIVE ha come mission quella di promuovere e sviluppare programmi di prevenzione alla violenza domestica, di sostegno e di presa in carico degli autori di violenza, lavorando in partenariato e stretto coordinamento con i servizi di assistenza alle vittime (come stabilito dall’art.16 della Convenzione di Istanbul).

Nello stesso tempo RELIVE, con una particolare attenzione al versante culturale e sociale del fenomeno, intende diffondere una cultura delle pari opportunità e dell’uguaglianza di genere, attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi della violenza, l’organizzazione di eventi formativi e convegni.

Sarà infine specifica cura di RELIVE creare contatti e rapporti con referenti istituzionali pubblici e privati sia a livello regionale che nazionale per favorire disposizioni, norme ed interventi efficaci sugli autori di violenza domestica.

Relive nasce nel novembre 2014

dando forma e struttura a ciò che informalmente già avveniva: nove fra i primi centri che attuano programmi per autori di violenza di genere si sono riuniti nella prima associazione nazionale italiana per scambiarsi esperienze, per aumentare la formazione, per incrementare l’efficacia dei programmi, sempre nell’ottica del confronto costruttivo e della tutela della qualità del nostro lavoro.

I centri che aderiscono a Relive hanno una comune visione del fenomeno della violenza di genere: la violenza maschile contro le donne costituisce un fenomeno grave e diffuso, al di là dei confini nazionali essendo presente in tutti i paesi Europei ed a livello internazionale in modo trasversale.

La violenza contro le donne è una delle manifestazioni dei rapporti di potere tra uomini e donne, storicamente ineguali, che hanno portato alla loro discriminazione impedendone la piena realizzazione e dando luogo a un’estesa violazione dei diritti umani e ad ostacoli significativi nel conseguimento dell’uguaglianza di genere.

Gli stati membri di organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e il Consiglio d’Europa ed i Paesi dell’Europa sono tenuti, in virtù di legislazioni nazionali ed internazionali, ad esercitare la dovuta vigilanza al fine di prevenire, indagare e punire atti di violenza che siano perpetrati dallo stato o da privati ed a fornire protezione alle vittime . La violenza domestica contro le donne è un'esemplificazione paradigmatica dell'atteggiamento autoritario da parte del compagno o dell’ex compagno e include, senza limitarsi, violenza fisica e sessuale, abuso emozionale, isolamento economico, minacce, intimidazioni e vessazioni. La violenza contro le donne praticata in famiglia colpisce anche i minori, che quindi hanno eguale diritto ad essere protetti e a ricevere supporto.