Associazione Confine

Rep. di San Marino

 

Via Adone, 41 Borgo Maggiore

Rep. di San Marino

 

329 3515432

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Orari di apertura: Su appuntamento 
   

 

Chi siamo

L’associazione “Confine” è composta da persone e professionisti avvicinati dal comune desiderio e bisogno di offrire il proprio contributo alla crescita dell’uomo nel tema delle relazioni, offrendo le proprie competenze e tempo alla creazione di iniziative propositive alla cessazione di ogni forma di violenza. Essa quindi, da statuto, si propone l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale, attuato mediante lo svolgimento di attività nel settore della tutela dei diritti civili, nel promuovere l’interruzione del comportamento maltrattante nonché nella tutela e nel sostegno delle donne, dei minori, e di tutti quei soggetti che siano vittime di violenze o discriminazioni per ragioni di sesso o di orientamento sessuale; l’associazione si prefigge di far emergere e interrompere ogni forma di violenza intra ed extra familiare – fisica, psicologica, economica, sessuale, stalking, mobbing, ecc., – contro le donne ed i minori, contro le persone in genere, posto che tutti i tipi di violenza sono lesivi della libertà e dell’integrità psicofisica della persona e di produrre un cambiamento nell’autore di violenza e nella cultura che alimenta la violenza di genere. Inoltre impegni dell’associazione sono: • Stabilire rapporti di collaborazione con i centri antiviolenza operanti sul territorio per assicurare sostegno, informazione e accoglienza alle vittime; • Stabilire rapporti di convenzione e collaborazione con i servizi invianti: servizi socio-sanitari, tribunali, ecc;. • Fornire formazione nello sviluppo di linee guida e lavorare per aumentare la consapevolezza pubblica nella comunità, intervenendo con sensibilizzazioni mirate; • Sviluppare fonti di finanziamento non riservate alle vittime ma al cambiamento del maltrattante;

   
Cosa facciamo  

1) Sportello di ascolto.

2) Percorsi individuali e gruppali di cambiamento per l'uomo maltrattante in linea con le attuali disposizioni europee ed internazionali.

3)Cerchi degli uomini mensili e residenziali finalizzati alla crescita della consapevolezza maschile.

4) Formazione per operatori operatori in prima linea.

5) Promozione di un dialogo con la rete di enti pubblici e privati finalizzato alla creazione di modelli condivisi di ragionamento e intervento.

6) Progettazione e partecipazione a eventi pubblici per la crescita culturale del paese verso una parità di diritti e una interruzione della violenza (Conferenze e altri interventi culturali).

   
A chi ci rivolgiamo?  

1) Tutti i cittadini uomini sia per lo sportello dedicato agli uomini autori di violenza sia per le iniziative dedicate alla crescita della consapevolezza maschile.

2) Enti pubblici di San Marino e limitrofi attraverso la creazione di convenzioni finalizzate all'invio di uomini autori di violenza al nostro servizio.

   
Che tipo di percorso  

1. Linea telefonica dedicata di primo contatto promosso attraverso i canali mediatici disponibili. Questo servizio si propone di accogliere la domanda spontanea dell’uomo maltrattante e di convogliarlo negli interventi predisposti dall’associazione, in particolare: a. Verranno fornite informazioni sul funzionamento. b. Verranno proposte dagli operatori almeno due incontri conoscitivi in modo che l’uomo possa raccontare la situazione, il proprio comportamento e cosa è disposto ad investire rispetto al cambiamento. 2. Colloqui di valutazione: Serie di colloqui individuali (da due a quattro) finalizzati a: a. Valutazione della motivazione al cambiamento del maltrattante. b. Valutazione della presenza di problematiche coesistenti: alcolismo, tossicodipendenza, disagio psichiatrico. c. Valutazione della situazione di rischio e pericolosità. d. Valutazione dell’utilità del loro inserimento nel percorso di gruppo psico-educativo. e. Stipula del “Contratto d’aiuto”; aspetti centrali del contratto: - Impegno nel non agire più comportamenti violenti durante il trattamento (riferirli all’operatore); - Adesione al ciclo di valutazione finalizzato ad inserimento nel gruppo; - Liberatoria per contattare altri servizi (servizi socio-sanitari; forze dell’ordine, etc.); - Liberatoria per contatto partner; - Restrizione della privacy in caso di pericolo; 3. Contatto Partner: Entro i primi due-tre colloqui si richiede la disponibilità che un nostro operatore (donna) contatti la partner (condizione per partecipare al programma di cambiamento, da effettuare solo quando il soggetto è un ingresso spontaneo e non un invio diretto di enti che seguono già la partner e i figli). Obiettivi del contatto partner: a. Informare la donna del trattamento previsto dal nostro centro; b. Informare la donna dei possibili sostegni a suo favore sul territorio (centri antiviolenza); c. Avere la sua valutazione sulla tipologia dei comportamenti maltrattanti subiti e sul loro livello di gravità; d. Informare la donna sul fatto che verrà contattata in caso di pericolo o di abbandono del trattamento da parte del partner; 4. Colloqui straordinari: a. Follow up a distanza dopo il termine dei gruppi. 5. Gruppo di primo livello (Gruppo psicoeducativo) co-condotto, sono gruppi formali di condivisione, informazione e confronto a carattere esperienziale e finalizzati all’interruzione della violenza e all’aumento della consapevolezza e responsabilizzazione sui propri comportamenti. Sono strutturati in 18 incontri a cadenza settimanale, tematici e ciclici. TEMATICHE/CONTENUTI DEL LAVORO DI GRUPPO a. Riconoscimento dei vari comportamenti violenti ed abusanti (capire ciò che si intende per abuso e quali ne siano le forme); b. Storia della violenza: analisi delle modalità relazionali interiorizzate nella famiglia e nella cultura di origine; c. Analisi delle scuse e razionalizzazioni per ridurre il diniego, la negazione, la minimizzazione e attribuzione della colpa alla vittima; d. Riconoscimento degli effetti della violenza sulla partner e sui bambini; e. Analisi gruppale dei Costi/Benefici della violenza e della non violenza (bilancia motivazionale) f. Modifica delle convinzioni e valori sulla mascolinità g. Sviluppo di strategie per evitare la violenza futura h. Check-in continuo dei sentimenti provati nella relazione con la partner nella settimana e poi nei confronti del gruppo: riconoscere ed esprimere sentimenti di vulnerabilità, timore dell’abbandono ecc. A questo gruppo, su valutazione dei casi in essere da parte dell’Equipe e degli enti coinvolti, potrà seguire un gruppo di secondo livello a carattere terapeutico o un invio della persona a interventi psicoterapeutici individuali.